LA NOSTRA STORIA

LA STORIA
Il Frantoio Oleario Cirulli attualmente è una snc costituita nel 2014 con lo scopo di sviluppare l’attività di molitura delle olive, lo stoccaggio e il confezionamento di Olio Extra Vergine a livello industriale.
Il Frantoio Oleario Cirulli è circondato dal caratteristico paesaggio olivicolo costituito da oltre 13.000 ettari e oltre 3 milioni di splendidi ulivi che producono olive della varietà coratina conferendo all’olio prodotto le caratteristiche per le quali è apprezzato in tutto mondo. La qualità, il prestigio e la professionalità dei titolari rappresenta oggi la storia del Frantoio Oleario Cirulli, che possiede tutte le caratteristiche di una organizzazione proiettata verso l’eccellenza.
Il Frantoio Oleario Cirulli opera nel settore da circa 70 anni, grazie a Nicola Cirulli che negli anni 50 intraprende l’attività di molitura iniziando a produrre Olio Extra Vergine. Giuseppe, figlio di Nicola Cirulli continua l’attività coadiuvato dai figli Nicola e Raffaele che iniziano ad apportare innovazione.

L'AMORE PER LA TERRA
L’amore per la terra, la passione nel lavoro e la cura dei prodotti sono caratteristica della Famiglia Cirulli. Dagli inizi del novecento la Famiglia Cirulli coltiva con passione e tradizione un’arte antica: la produzione dell’Olio Extra Vergine di Oliva. Da tre generazioni l’olio prodotto nel Frantoio Cirulli ha conservato le sue qualità grazie alla cura che gli uomini di famiglia dedicano a tutto il ciclo produttivo: dalla crescita alla potatura della pianta, dalla raccolta delle olive alla trasformazione e confezionamento dell’olio con un occhio di riguardo anche alla lavorazione del terreno.
Ubicato nel comprensorio di Andria, proprio nel cuore della Murgia del Nord Barese, il Frantoio Cirulli è circondato dal caratteristico paesaggio olivicolo costituito da oltre 13.000 ettari e oltre 3 milioni di splendidi ulivi che producono olive della qualità coratina conferendo all’olio prodotto le caratteristiche per le quali è apprezzato in tutto il mondo.
I nostri ulivi, varietà coratina, si sono poi diffusi in tutta la zona circostante tanto che ad oggi è una delle qualità maggiormente coltivate nella zona settentrionale della provincia di Bari.

70 ANNI FA...
Avevo quindici anni quando decisi di partire per Torino. Volevo conoscere il mondo, sentire nuovi profumi e vedere paesaggi diversi. Volevo sentirmi libero di fare le mie scelte. In campagna c’erano soltanto lavoro, sveglie all’alba tra le urla di mia madre e lo sguardo minaccioso di mio padre, accompagnati dall’impazienza di mio nonno, che cadenzava il mio ritardo, battendo il piede contro il pavimento, a braccia conserte. In campagna, c’erano soltanto ritorni al tramonto in groppa all’asino, racconti attorno al fuoco, mangiando pane-olive e focaccia prima della raccolta.
Nonostante quelle giornate monotone e sempre uguali, negli occhi di mio padre c’era sempre una scintilla accesa. Diceva che era la scintilla del ricordo. Anch’io avevo dei ricordi – almeno così pensavo – ma la mia scintilla si era accesa lontano dalla mia terra.
Un giorno ero a casa, in quella della Città che mia madre ebbe mai il coraggio di chiamare “Casa”. Presi una fetta di pane, leggermente duro… ma il nostro pane pugliese è buono anche così. Versai su il nostro olio, giallo come l’oro, ottenuto da olive raccolte a mano, selezionate una ad una e premute dal giorno alla notte. Portai la fetta alla bocca e.. la storia ricomincia da qui. In quel momento, l’ho vista. Ho visto la scintilla del ricordo: di quando a pranzo con la famiglia, volevo condire il piatto di legumi con solo un cucchiaio di olio. “Abbonda, abbonda fino a farlo traboccare”, diceva mia nonna quasi infastidita dal mio gesto così poco pugliese. Quel giorno, riportai alle labbra, ma soprattutto al cuore, la mia terra, unica al mondo nell’arte olivicola.
Dopo 70 anni da quel ricordo, la scintilla non si è più spenta. Brilla negli occhi dei miei figli, Nicola e Raffaele, e in quelli dei miei amati nipotini. I miei figli non sono mai andati via; hanno sempre saputo cosa fare “da grandi”: rinnovare ogni giorno il ricordo che profuma di olio, che ha le mani sporche di terra, che ha il suono delle molazze nel frantoio, che ha il sapore dei momenti felici e che guarda con amore chi fa traboccare dal piatto felici ricordi, che si espandono… a macchia d’olio.